I grandi coleotteri saproxilici: “Osmoderma eremita” e “Rosalia alpina”

Anche quest’anno con la stagione estiva il Servizio Sorveglianza ha ripreso le attività di monitoraggio dei grandi coleotteri saproxilici nell’ambito del progetto InNat: “Osmoderma eremita” e “Rosalia alpina”. Le loro larve nascoste nel tronco degli alberi vetusti si nutrono del legno morto per poi finalmente diventare adulte e riprodursi nel breve tempo di un’estate. Si tratta di specie preziose protette dalla Comunità europea che le ha inserite nell’elenco delle specie prioritarie per la conservazione. Il monitoraggio viene effettuato con tecniche diverse a seconda della specie. Per l’Osmoderma eremita, detto anche odoroso, specie ritrovata per la prima volta dai guardiaparco nel 2017, sono state allestite speciali trappole con esca odorosa. L’esca richiama il particolare odore di pesca e prugna che caratterizza l’Osmoderma e che serve da richiamo sessuale. Gli esemplari di Osmoderma, una volta catturati, sono fotografati e misurati per essere subito dopo rilasciati nel loro ambiente. I controlli delle trappole proseguiranno fino ad agosto e hanno già visto la partecipazione anche di operatori del progetto #TornoSubito. Per la “Rosalia alpina”, detta comunemente Cerambice del faggio, verranno effettuati percorsi in quota nelle faggete, suo ambiente di elezione. Anche un’altra specie spettacolare, il cervo volante della specie “Lucanus tetraodon” è oggetto di studio ed è osservata al tramonto quando i cervi volanti compiono i caratteristici voli alla ricerca del compagno.